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Sesso all'aperto


di culetto25
24.10.2011    |    19.628    |    5 8.4
"Franco ci aveva seguiti e quindi mi aiutò a salire in macchina e mi riaccompagnò a casa..."
La storia ha inizio poco tempo fa, alla fine dell'estate.
Mia moglie era stata trasferita per lavoro e quindi rimaneva fuori tutta la settimana rientrando a casa solo il venerdì sera. Col mio amico abituale gli avevo spesso raccontato che mi sarebbe piaciuto essere portata fuori, vestita come una zoccola e farmi ammirare dai passanti e magari provare qualche nuova esperienza.
Io sono una trav in privato e molte volte ho ricevuto amici per farmelo mettere nel culetto e propinargli succulenti pompini, in più avevo un amichetto fisso, mi piaceva perchè aveva un bellissimo cazzo, bello grosso che mi aveva più volte ripassato il culo, anche senza protezione, e fatto bere tantissima sborra, di cui ne andavo matta. Appena saputo del trasferimento si prodigò subito per organizzare la cosa.
Fece venire a casa mia un'estetista che mi depilò alcune parti del corpo specie la zona inguinale ed il culetto che mi fece diventare liscio come una palla di biliardo, mi truccò come una mignotta e mi mise una parrucca bionda che mi faceva quasi bella, ma senzaltro molto femminile. Completammo l'opera con calze nere velatissime, un bel reggicalze anch'esso nero, un corpettino nero, un perizomino che a malapena copriva il mio pur piccolo pisellino, un paio di decoltè rosse con tacchi sopra i 10 centimetri e un vestitino corto e molto attillato nero che metteva in evidenza le mie splendide gambe.
Franco, questo era il nome del mio amico, mi portò su un vialetto appena fece buio ed andò più lontano con la macchiana a godersi lo spettacolo.
Ero un po' impaurita, era la mia prima volta da sola, ma anche molto eccitata. Non passò molto tempo che subito si fermò una macchina. Se ne fermarono diverse, e dopo aver succhiato una mezza dozzina di cazzi e preso nel culetto da altrettanti maschioni, sempre in maniera protetta, ad un certo punto arrivò un bel fuoristrada con sopra 4 persone....
- ciao, siamo 4 ed abbiamo una gran voglia e molta fantasia, che ne dici?
In tutta sincerità ero imbarazzata e molto indecisa, ma era talmente intrigante che accettai.
- va bene, devo salire? non feci in tempo a finire che da dietro uno scese e mi fece salire sul sedile e poi risalì acanto a me.
- dove mi portate?
- qua vicino, non preoccuparti, solo un posticino più isolato.
Mentre andavamo da qualche parte i 2 accanto a me mi toccavano fra le cosce e mi baciavano sul collo e sulla bocca, fatto pochi chilometri, ci addentrammo per una stradina sterrata e dopo poco ci fermammo vcino ad un boschetto, molto illuminato dalla luna.
- scendi bella che andiamo a divertirci.
Quelle parole mi impaurirono un po', ma ormai ero lì e ben presto mi accorsi ciò che mi avrebbero fatto!
Tirarono fuori delle corde e mi legarono fra 2 alberi a braccia e gambe divarricate..
- che mi volete fare?
- non ti preoccupare vogliamo solo godere un po' e faremo godere molto anche te, vedrai.
Mi strapparono il vestito e vidi che uno aveva una frusta in mano e si piazzò dietro a me, vidi inoltre che 2 di essi erano neri o mulatti e ben presto si spogliarono tutti.
Quello dietro cominciò a frustarmi il culetto cun un frustino tipo quello per i cavalli, sentivo male ma al tempo stesso mi piaceva, non so quante frustate ricevetti, ma ad un certo punto gridai perchè il dolore era lancinate, ma intanto dal piacere aveva fatto capolino dalle mie piccolissime mutandine anche il mio uccellino. I 2 neri erano proprio davanti a me e lo spettacolo che mi apparve aveva dell'incredibile, non avavo mai visto una, o meglio, due cose del genere, il loro cazzo era ritto ed era spaventoso, sembravano 2 pali della luce. Ne avevo visti molti di cazzi ma due bestie del genere non mi era mai capitato, ed anche il terzo, credo uno slavo, aveva un pisello di misure asinine.
Lasciandomi legata solo per le caviglie, mi fecero inginocchiare, mi strapparono anche le mutandine, sentii che mi sputavano nel buchino, una cappella si appoggiò e di colpo mi entrò completamente dentro, doveva essere quello che mi aveva frustato, anch'esso notevolmente dotato, fortunatamente in precedenza ero già stata inculata da altri e quindi nonostante la grossezza non ci fù resistenza.
- tieni troia succhiaci il cazzo, lecca maiala...ti piace il cazzo eh?
e così mentre uno mi pompava forsennatamente gli altri a turno me lo infilavano in bocca.
Succhiavo con molta difficoltà perchè erano talmente enorni che a stento entrava la cappella, dopo un po' quello che mi scopava uscì da dietro e me lo mise in bocca, appena in tempo per riversarmi in gola tutto lo sperma che aveva nelle palle. Poi fu il turno dello slavo, anch'esso entro con un sol colpo
- ahhh gridai, mentre i tessuti anali cedevano a quel grosso cazzo.
Mi pompò per almeno 10 minuti, dopodichè uscì con un risucchio incredibile e venne a finire il suo orgasmo tutto nella mia bocca, obbligandomi ad ingoiarla tutta.
A quel punto mi sciolsero, dovettero sorreggermi perchè le gambe non mi tenevano; uno dei mori si sistemò a sedere su un vecchio tronco segato e gli altri mi portarono lì.
- no...no, mi divincolavo...siete pazzi come faccio a prendere quel coso?
- su non fare storie puttanella, vedrai che ti piacerà!!!
Era veramente enorme, io avevo il buco dilatato ma quel cazzo era troppo grosso e se poi dovevo prendere anche l'altro, povera me! Mi appogiiarono col culo sopra quella straodinaria cappella, aspettarono che fosse entrata dentro, mi sembrava mi strappassero a brandelli, e poi mi alzarono le gambe e quell'enorme palo mi entrò completamente nel culo, ero ferma, immobile, mi sembrava mi arrivasse al cervello.
- godi troia...incominciò a muoversi ed ad ogni movimento il mio ano faceva dei rumori allucinanti e sentivo lo sfintere allargarsi all'inverosimile, ma stavo godendo come mai mi era capitato.
- si sfondami tutto, rompimi il culo...sono una gran troia...godooo...scopami..di più, ancoraaaaa.
Era devastante, ma con grande sorpresa il mio culo lo riceveva molto bene, non so quanto durò ma alla fine anche lui uscì dal culo, con un risucchio spaventoso, mi fece inginocchiare, aprire la bocca, ci appoggiò quella cappellona e schizzò non so quante volte, facendomi bere tutto.
Infine fu la volta dell'ultimo, ma ormai il mio buco era totalmente aperto e nonostante l'enorme circonferenza presi anch'esso fino alla fine finendo con l'ennesima bevuta.
Finalmente era finita, pensavo, ma mentre ero inginocchiata 2 di loro mi reggevano per le braccia ed a turno mi pisciarono tutti in bocca facendomi bere gran parte della loro urina.
- se stata brava...sei proprio una grandissima troia, complimenti.
Se ne andarono lasciandomi lì tutta bagnata sia per i loro liquidi che per i miei, ero venuta senza toccarmi.
Franco ci aveva seguiti e quindi mi aiutò a salire in macchina e mi riaccompagnò a casa.
- Ti è piaciuto?, mi disse
Capii che aveva organizzato anche quell'incontro, gli sorrisi, facendogli capire che lo avevo apprezzato molto.
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